Dimensionamento di opere edili prefabbricate per eventi eccezionali – Parte 2: Metodi di progettazio

Stato odierno delle conoscenze e direttive sul dimensionamento di opere edili prefabbricate contro il crollo progressivo

Nella prima parte dell’articolo, pubblicato in C&PI, edizione 3, 2012, si è provveduto a descrivere il fenomeno del crollo progressivo in seguito a un danno a uno o più elementi strutturali portanti e ad illustrare le possibilità per l’analisi del problema in relazione alle opere edili realizzate con elementi prefabbricati in calcestruzzo. In funzione della dimensione e dell’utilizzo dell’opera edile è possibile scegliere tra tre metodi di progettazione. Il metodo indiretto fornisce i requisiti minimi per la capacità portante residua. Il metodo dei percorsi alternativi dei carichi consiste nell’ammettere il crollo di un’area della struttura portante, delimitata localmente, e nel garantire che nelle vicinanze dell’area danneggiata siano possibili percorsi dei carichi alternativi nell’opera edile, possibilmente accettando le deformazioni, ma senza portare al crollo dell’intera struttura portante. L’approccio con ipotesi/casi di carico mirati può essere applicato nelle strutture portanti, in cui non sono possibili percorsi alternativi dei carichi.

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